cosa sono gli oli essenziali

La Natura è troppo spesso sottovalutata e per questo non rispettata e nonostante ciò mette a disposizione un’infinità di risorse e rimedi per il raggiungimento dell’equilibrio psicofisico ottimale.

Gli oli essenziali sono sostanze molto pregiate che rappresentano la parte più nobile della pianta, sono presenti sotto forma di microscopiche goccioline nella corteccia degli alberi e nella resina, nella buccia dei frutti, nelle radici delle erbe e piante aromatiche, nei  petali dei fiori e sono il sistema immunitario delle piante da vengono estratte.

Queste sostanze si presentano all’estrazione come liquide, oleose, profumate come la pianta da cui sono estratti e volatili, sono considerate volatili le sostanze che in determinate condizioni di pressione e temperatura, presentano elevata propensione ad evaporare. Sono solubili in alcol e olio, ma non in acqua. La quantità contenuta in un vegetale dipende dalla specie, dal clima e dal tipo di terreno

Pur essendo chiamati “oli” la loro struttura molecolare e consistenza è ben diversa dai comuni oli vegetali.

Le loro funzioni nelle piante

Gli oli essenziali svolgono molteplici funzioni, per mezzo di sollecitazioni chimiche-ormonali:

Attraggono gli insetti impollinatori e respingono i parassiti con un sapore sgradevole, posandosi attraverso la pioggia nel terreno intorno creano delle difese per conservare la specie impedendo a piante diverse di germogliare, proteggono da infezioni di batteri funghi e muffe, favorendo anche la cicatrizzazione dei tessuti vegetali lesionati.

Origini e storia

I nostri primi antenati avevano capito i potenti effetti degli aromi e li usavano nelle cerimonie religiose, nella preparazione di profumi e unguenti e come primi rimedi terapeutici. I primi utilizzi sono stati  sotto forma di oleoliti una tecnica di estrazione tramite macerazione in olio o grasso vegetale come unguenti pomate o balsami.

Si ha testimonianza del loro impiego in India, Cina, nel Medio Oriente e in Europa, tuttavia gli utilizzi delle piante aromatiche in antichità si riferiscono all’utilizzo della pianta in toto e non all’olio essenziale o come resine grezze (ad esempio incenso, mirra, sandalo, ecc.).

Gli Egizi  molto abili nell’uso delle piante aromatiche  adottarono le loro fragranze nei cosmetici, nei medicinali, ma soprattutto conoscendo la loro potente azione antisettica e antibatterica, li adoperavano nella laboriosa procedura della mummificazione, per preservare i corpi dei faraoni. In seguito anche i Greci utilizzarono le essenze profumate a scopo cosmetico e per aromatizzare i cibi. Mentre i primi ad inventare la distillazione tramite alambicco furono gli Arabi che riuscirono ad estrarre le parti più volatili della pianta riuscendo ad estrarre l’essenza nella forma più pura.